Messina, Consiglieri Comunali di Fratelli d’Italia: “opportuna adesso una verifica politica e dell’agibilità d’Aula”

Nella scorsa notte, le due vicepresidenze sono state assegnate grazie ai voti dell’opposizione. Tuttavia, questo evento richiede una seria considerazione politica e un’analisi dell’agibilità dell’Assemblea da parte di tutti i gruppi consiliari. Queste sono le opinioni espresse dai consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Libero Gioveni, Pasquale Currò e Dario Carbone, che riconoscono la necessità di valutare le dinamiche dell’Aula alla luce di questa nuova e ufficiale configurazione politica del Consiglio Comunale.

Il capogruppo Gioveni, insieme ai colleghi Carbone e Currò, sottolinea che il Consiglio Comunale presto dovrà affrontare questioni cruciali, sia dal punto di vista finanziario dell’Ente, sia riguardo all’implementazione di nuovi servizi gestiti dalle società partecipate. Tra questi, c’è il Bilancio Consuntivo 2022, per il quale è già stato nominato un Commissario ad acta da parte della Regione, e importanti delibere relative ai contratti di servizio, come il fondamentale accordo con MessinaServizi.

Inoltre, le Variazioni di Bilancio che verranno presentate entro la fine dell’anno per adeguare alcune voci di spesa ed entrata su richiesta dei Dirigenti, rappresentano un ulteriore punto di attenzione. È evidente, quindi, che il lavoro delle Commissioni consiliari, guidate da presidenti eletti inizialmente sulla base dei numeri, potrebbe essere messo in discussione, compresa la presidenza della Commissione Ponte, che sta elaborando importanti iniziative.

I rappresentanti di Fratelli d’Italia sottolineano che, nonostante il loro partito sia stato il più votato alle ultime elezioni amministrative, hanno rinunciato a richiedere cariche all’interno dell’ufficio di presidenza, cercando invece un accordo su nomine condivise. Pertanto, ritengono auspicabile che, prima di esaminare le prossime e rilevanti proposte di deliberazione, ciascun gruppo consiliare abbia la possibilità di esprimere le proprie valutazioni in una conferenza dei capigruppo, che possa definire le modalità di prosecuzione dei lavori in Aula, sia nella loro forma che nel loro contenuto.