Messina, fermato e condotto in caserma, arrivano i familiari minacciano agenti e danneggiano arredi [DETTAGLI]

Durante la scorsa notte durante i controlli in via Cesare Battisti è stato sottoposto a controllo il conducente di un’autovettura. Da controlli incrociati è emerso che la persona conduceva il proprio veicolo con patente sospesa tanto che si è proceduto ad accompagnarlo presso gli Uffici di Polizia Giudiziaria della Polizia Municipale dove il veicolo è stato posto sotto fermo amministrativo ed il conducente verbalizzato e segnalato alla Prefettura di Messina. È proprio in questa fase che si è verificato il fatto più grave in quanto, dovendo dare in affidamento il mezzo ad una persona munita di regolare patente, il soggetto fermato ha contattato i propri familiari che sopraggiungevano nei locali della Polizia Municipale e, resosi conto della gravità del fatto accertato dalla polizia locale, sono andati in escandescenze danneggiando parti di arredi dei locali, minacciando e oltraggiando ripetutamente i verbalizzanti e rifiutando di declinare generalità. Nel corso delle procedure i soggetti intervenuti a sostegno del parente fermato tentavano più volte di allontanarsi dal reparto unitamente al mezzo fermato, proprio al fine di evitare il sequestro. Sul posto, per contenere la rabbia dei tre soggetti nonché di altri loro familiari che avevano preso d’assedio la sezione nel tentativo di impedire i controlli in atto, è stato chiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine che sono intervenute prontamente. Dopo circa un’ora la situazione è tornata alla quasi normalità, il veicolo è stato sequestrato mentre i tre soggetti sono stati deferiti autorità giudiziaria per una serie di reati, che vanno dalle minacce e oltraggio a pubblico ufficiale a rifiuto di generalità e interruzione di pubblico servizio. Durante tutte le operazioni è stata usata, per la prima, la body cam in dotazione alla sezione di Polizia Specialistica che ha registrato tutte le fasi del fermo e le azioni poste in essere sia dal soggetto fermato che dai parenti intervenuti a suo sostegno. Le immagini verranno consegnate alla Autorità Giudiziaria e, proprio in relazioni alla gravità dei fatti accaduti, si attendono ulteriori provvedimenti.