Messina, Incognita sull’Adeguamento Sismico Rallenta i Lavori del Nuovo Palagiustizia

Il progetto del nuovo Palazzo di Giustizia e i lavori correlati a Messina, stanno affrontando una significativa incognita legata all’adeguamento sismico. Questo è un argomento particolarmente delicato in quanto coinvolge una questione che si trascina da oltre trent’anni.

Inizialmente sembrava che il progetto fosse finalmente pronto per essere avviato, con i lavori per i due palazzi che ospitavano il Banco di Roma e la Cassa di Risparmio-Sicilcassa, ora di proprietà del Comune, in procinto di iniziare nel mese di aprile. Tuttavia, ci sono stati recenti sviluppi che potrebbero compromettere questo piano.

Il Genio Civile, insieme alla Soprintendenza alle Belle Arti e all’Urbanistica, avrebbero dovuto fornire un parere vincolante per il progetto. Invece, anziché un parere definitivo, sono stati posti dei requisiti molto specifici. È stato chiarito che non sarà concesso alcun via libera se la ditta venditrice degli immobili non effettuerà le necessarie prove strutturali per garantire che i palazzi siano idonei all’uso previsto dal Comune.

Durante un incontro venerdì mattina, i tecnici della società proprietaria degli immobili hanno discusso con il direttore del Genio Civile, Santi Trovato, che ha spiegato dettagliatamente i requisiti richiesti. Sarà necessario condurre una serie di verifiche approfondite, tra cui carotaggi, controlli sui pilastri, sulle travi e sulle armature, nonché prove di carico sui solai.

L’obiettivo di queste verifiche è determinare se la struttura può essere utilizzata senza modifiche significative, se richiede modifiche minori per adeguarla agli standard di sicurezza, o se richiede interventi più sostanziali per aumentare la sicurezza strutturale.

In sintesi, l’adeguamento sismico rappresenta una significativa incertezza per il progetto del nuovo Palazzo di Giustizia a Messina.