Messina, il Consiglio Comunale respinge proposta di decadenza per Maurizio Croce

Il Consiglio Comunale di Messina ha respinto la proposta di decadenza per incompatibilità nei confronti di Maurizio Croce, mantenendo così la sua posizione di consigliere comunale. Con una votazione di 13 contrari e 12 favorevoli, su un totale di 25 presenti su 32 consiglieri, la delibera è stata bocciata. Nonostante l’assenza di Croce e di altri membri, il presidente del Consiglio, Nello Pergolizzi, ha proceduto con la sessione, che si è svolta proprio all’ultimo momento rispetto ai tempi stabiliti.

Tuttavia, la questione non è ancora risolta. Sono state presentate due proposte di delibera riguardanti le assenze di Croce, una redatta dal dipartimento guidato da Laura Strano e l’altra dal Partito Democratico. Queste verranno discusse e fuse in un’unica sessione, programmata per martedì 12 marzo, dopo il rinvio deciso da Pergolizzi in seguito a una breve riunione dei capigruppo.

Il dibattito è stato lungo e complesso. Dopo un momento di silenzio in memoria di Marco De Luca, è intervenuta la consigliera Cettina Buonocuore, che ha presentato una lettera con le sue osservazioni e ha richiesto il ritiro della delibera, sostenendo che il caso di Croce non rientra nelle norme citate. Nonostante ciò, il dibattito è proseguito, con la discussione sulle firme dei pareri legali e sulle tempistiche della seduta.

Nelle dichiarazioni di voto, il capogruppo del Partito Democratico, Felice Calabrò, ha ribadito il sostegno alla decadenza di Croce, citando i pareri legali e sottolineando l’importanza di seguire le indicazioni della dottoressa Strano e del dipartimento delle autonomie locali. Tuttavia, ci sono stati anche consiglieri contrari alla decadenza, come Buonocuore e Libero Gioveni di Fratelli d’Italia, che hanno fatto riferimento a pareri discordanti e hanno sottolineato l’aspetto politico della situazione.

Il presidente Pergolizzi ha precisato che i pareri legali non riguardano direttamente la delibera in questione, ma l’incompatibilità da parte di Croce come consigliere comunale. Alla fine della votazione, con 12 voti favorevoli e 13 contrari, Croce rimane in carica almeno fino alla decisione sulla sua situazione legata alle assenze.