Prospettive e futuro della città dopo l’approvazione del piano regolatore portuale di Messina

Nel corso di una conferenza stampa oggi a Palazzo Zanca, il sindaco Cateno De Luca, insieme al vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Salvatore Mondello e ai rappresentanti dell’Autorità Portuale di Messina, rispettivamente il commissario Antonio De Simone e il segretario generale Ettore Gentile, ha illustrato i dettagli del provvedimento con il quale lo scorso mercoledì 24 il Consiglio Regionale Urbanistica (CRU) ha approvato il Piano Regolatore del Porto di Messina. “Finalmente ci sono dei punti fermi – ha dichiarato il sindaco De Luca – e soprattutto una disciplina che consentirà di riqualificare complessivamente il waterfront e di completare la strategia di spostamento del traffico veicolare a Tremestieri. E’ stata una grande battaglia perché il Piano Regolatore Portuale è il frutto di un patto al ribasso, un patto dove paradossalmente gli enti proponenti in particolare il Comune di Messina ha inteso invadere il campo dell’Autorità Portuale e porre dei limiti veramente indecorosi e inspiegabili a quella che è la pianificazione complessiva contenuta nel Piano Regolatore Portuale. Noi, in un anno, abbiamo cercato il più possibile di correggere obbrobri attraverso riunioni costanti quasi settimanali, abbiamo partecipato anche a quattro riunioni del Consiglio regionale dell’Urbanistica, e siamo soddisfatti perché il risultato quantomeno è riuscito ad eliminare alcune situazioni che in corso d’opera si erano già poste, come ad esempio il limite di altezza per gli edifici da realizzare nell’area portuale, neanche quello di otto metri ma si ritorna sostanzialmente al limite di quindici metri, che non condivido, ma che comunque è un punto di partenza anche per ampliare uno sguardo su quell’altra area che è rimasta fuori perché è della Marina Militare, per la quale, nella nuova intesa che si sta preparando, inseriremo dei ragionamenti che ci possano consentire di riaprire concertativamente questa volta la questione e naturalmente, anche se sarà necessaria una revisione del Piano Regolatore Portuale, che ora esiste, si può individuare per qualche investimento puntuale una revisione al rialzo. Si deve ricominciare dalla zona Falcata che è la parte più bella della città. Comune e Autorità portuale hanno definito ruoli, competenze e attività nei rispettivi campi per il rilancio della città di Messina. L’approvazione del Piano Regolatore Portuale sbloccherà finanziamenti concreti; adesso abbiamo uno strumento su cui lavorare e sono state scritte le regole di base”. “Un momento epocale perché dopo 66 anni la città di Messina – ha proseguito il vicesindaco Mondello – si dota di un Piano Regolatore Portuale. Una città in simbiosi con il proprio porto non può non avere uno strumento urbanistico di programmazione per pianificare un’area di snodo importante in quanto la rinascita di Messina passa dalla centralità e quindi dalla cerniera che l’area portuale ricopre come ruolo. Una simbiosi porto–città che ci consentirà di avviare da subito le strategie di programmazione e pianificazione di Messina. Le previsioni progettuali relative al Porto dovranno essere integrate con il redigendo Piano Regolatore Comunale nell’ottica di una perfetta sinergia tra i due elementi di pianificazione che consentiranno lo sviluppo generale della città partendo dal ruolo primario rivestito dal binomio mare/porto”. “È stato consegnato alla città – ha concluso il commissario De Simone – un Piano Regolatore Portuale che mette ordine e dà indicazioni sullo sviluppo futuro di Messina, alla cui realizzazione ha dato un contributo indispensabile l’Amministrazione comunale. Lo strumento urbanistico è frutto di un lavoro di squadra in cui ognuno ha fatto la sua parte, è un risultato non soltanto per l’Autorità Portuale ma per tutta la comunità e rappresenta la possibilità di una programmazione che stabilisca chi deve fare certe cose, come le deve fare e dove è necessario che si facciano”.