UniME: Inaugurazione anno accademico 2018/19 – Videointervista Presidente Musumeci

“Prendiamo atto che l’emergenza neve ė diventata una super emergenza. Abbiamo capito che non c’e’ l’organizzazione per poter evitare i disagi. Apprezzo lo sforzo di alcuni sindaci che hanno fatto ricorso ai volontari e a mezzi privati, ma onestamente quello che emerge ė che non siamo pronti a gestire un’abbondante nevicata e questo ė pericoloso”. Lo ha detto il presidente della Regione Nello Musumeci oggi pomeriggio a Messina durante l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Messina parlando dell’emergenza neve sui Nebrodi. “Verificheremo – prosegue Musumeci – perchė l’ Anas non ha messo in funzione gli spazzaneve in dotazione in Sicilia. Mi pare che sull’Etna siano dovuti arrivare i mezzi dalla Calabria. Stiamo valutando con la protezione civile nazionale l’acquisto di una decina di mezzi spazzaneve e spargisale da dare in dotazione alle province che nel loro territorio hanno aree montane suscettibili di nevicate. E’ impossibile che per 5-10 cm di neve si fermi tutto. Nel nord Italia questo fa sorridere dobbiamo attrezzarci”. Musumeci è poi intervenuto sul prestito di alcuni quadri di Antonello al museo di Palermo, che secondo alcuni messinesi ha penalizzato il museo peloritano spiegando: “La decisione della Regione ė che non ci saranno più opere in prestito dai musei della Sicilia verso altri, chi vuole vederle venga in Sicilia. Pensiamo di limitare anche la mobilita’ interna tra musei siciliani a meno che non ci sia un reciproco scambio”.
“Per quanto riguarda – prosegue Musumeci – il museo di Messina abbiamo previsto una campagna nazionale in primavera per intercettare i flussi turistici estivi. Sono favorevole a qualsiasi iniziativa per dare il giusto protagonismo alla città di Messina che puó diventare punto di riferimento dal punta di vista culturale”.  Infine Musumeci è intervenuto sulla crisi delle ex province sottolineando:” E’ iniziato un tavolo di trattativa con il Governo nazionale per le Province che proseguirà nelle prossime settimane. Abbiamo ottenuto 540 milioni di euro per le infrastrutture per le province e c’e’ stato assicurato che la finanza locale sarà armonizzata rispetto alle altre realtà della penisola”.  Chiediamo al governo centrale di mettere le province nelle condizioni di lavorare come è successo negli ultimi 160 anni”.