Aumento dei Gettoni dei Consiglieri Comunali a Messina: da 56 a 114 euro, diventeranno 141 a Gennaio

Il Consiglio Comunale di Messina sta per aumentare i gettoni di presenza dei consiglieri comunali, un cambiamento che è ormai imminente. La procedura accelerata è in corso, con una doppia votazione prevista per domani: prima in commissione e poi in Consiglio, convocato per le 19. Questo incremento è stato sollecitato dopo l’approvazione dell’assegnazione di un secondo incarico al direttore generale di Palazzo Zanca, Salvo Puccio, che ora ricopre anche un ruolo nella Città metropolitana.

C’era un aspetto su cui attendevano una conferma, arrivata la settimana scorsa dall’assessorato regionale Autonomie locali, cioè se l’aumento dei gettoni dovesse essere esteso anche alle Circoscrizioni. Il Comune e la segretaria generale, Rossana Carrubba, ritengono che l’aumento debba applicarsi solo ai consiglieri comunali, ma questa questione potrebbe ancora riservare sorprese nelle prossime settimane.

Ciò che è certo al momento è che il gettone dei consiglieri comunali aumenterà già da questo mese, passando dagli attuali 56,12 euro a 114,30 euro a seduta fino a dicembre. A partire da gennaio 2024, il compenso salirà ulteriormente, arrivando a 141,69 euro. Questo rappresenta un aumento del 103,68% per gli ultimi mesi del 2023 e un incremento del 152,47% a partire da gennaio. Alla fine, ciò porterà l’indennità massima mensile dei consiglieri a 4.140 euro lordi. Un importo significativo, che equivale al 30% dell’indennità del sindaco Federico Basile, la quale era stata precedentemente aumentata a luglio 2022, appena un mese dopo la sua elezione, insieme alle indennità di vicesindaco, assessori e presidente del consiglio comunale.

Nella delibera in votazione domani, c’è un accenno anche alle indennità del sindaco e degli altri amministratori. Secondo quanto stabilito dalla Finanziaria, che ha previsto un adeguamento dei compensi a livello nazionale e regionale per gli amministratori locali, l’obiettivo era che il compenso del sindaco fosse paragonabile a quello del presidente della Regione.