Cantieri Palumbo: processo smaltimento illecito rifiuti, sei condanne

Il tribunale di Messina ha condannato in primo grado i vertici ed i dirigenti dei Cantieri Navali Palumbo a Messina, nell’ambito del processo per lo smaltimento illecito di rifiuti illeciti tra il 2011 e il 2013. Condannati Antonio Palumbo e Raffaele Palumbo, a 6 anni di reclusione, Mario Fierro, a 2 anni; Giuseppe Costa,a un anno e 10 mesi; Santi Scopellitia 4 anni e 2 mesi, Raffaele Donnarumma, 4 anni e 2 mesi, Salvatore Croce s 3 anni. Condanne decise anche per le società Palumbo Spa, La Futura Sud srl e Stabia Yachting & Coating srl.
In tutto erano sette gli imputati tra imprenditori, impiegati e titolari di ditte di smaltimento, e poi erano coinvolte tre società. L’avvocato Nino Favazzo che difendeva Raffaele Palumbo ha commentato: “Difficilmente gli imputati, principali protagonisti del processo – commenta l’avvocato Favazzo difensore di Raffaele Palumbo – sono disposti ad accettare sentenze di condanna a loro carico. Compito del difensore, esaurito l’impegno processuale, è anche quello di tentare di spiegare, in attesa di conoscere le motivazioni, le dinamiche che hanno potuto orientare la valutazione del giudice. Vi sono però casi – e quello della decisione odierna è uno di quelli – in cui riesce davvero difficile persino immaginare quale possa essere il percorso motivazionale che ha portato a condanna. Basti pensare che, nel corso della lunga ed articolata istruttoria dibattimentale, mentre nessuna delle ipotesi di accusa ha trovato un minimo riscontro, è stata la difesa dei Palumbo a provare, documenti alla mano, che nessun illecito smaltimento di rifiuti si è verificato, ricostruendo, passaggio dopo passaggio, la intera filiera. Ecco perché l’accusa ieri e la sentenza oggi risultano oggettivamente inaccettabili”.