Emergenza Acqua a Messina, il PD a De Luca e Basile: Politiche Inadeguate e Promesse Non Mantenute

La mancanza cronica di approvvigionamento idrico in alcune parti della città di Messina rappresenta una delle crisi più gravi che cittadini e imprese stanno affrontando con crescente frustrazione. Questo problema, lungi dall’essere risolto, è diventato emblematico delle mancanze sia dell’Amministrazione De Luca che dell’attuale amministrazione Basile. In un contesto in cui la città aspira a divenire una meta turistica d’eccellenza, la carenza d’acqua mette in ombra qualsiasi ambizione di organizzare “grandi eventi”, poiché la fornitura idrica instabile e discontinua mina la credibilità delle promesse fatte.

Il Coordinamento provinciale del Partito Democratico di Messina ha espresso una critica netta e vibrante, sollevando il problema dell’approvvigionamento idrico in modo inequivocabile. Non si tratta solamente di interruzioni occasionali nella rete idrica, ma di una situazione persistente e ormai cronica che non è stata affrontata con la dovuta serietà. Il coordinamento ha sottolineato che la città è stata ingannata da dichiarazioni trionfanti e proclami di “piena efficienza dell’AMAM” e di risoluzione imminente della crisi idrica, promesse che oggi si dimostrano vuote e prive di fondamento.

La realtà amara è ora sotto gli occhi di tutti: file di cittadini in attesa di riempire bidoni d’acqua presso gli amici, la presenza costante di autobotti che distribuiscono acqua in varie zone della città. Questa emergenza non è più solo un disservizio occasionale, ma rappresenta un fallimento della gestione politica che sta infliggendo gravi disagi alle vite di migliaia di cittadini. L’approvvigionamento idrico è un servizio essenziale, e il fatto che questa situazione si sia protratta così a lungo è indicativo di una carenza di pianificazione e di risposta da parte delle amministrazioni coinvolte.

Il Coordinamento provinciale del PD di Messina non ha esitato a sottolineare la necessità che le amministrazioni riconoscano la loro responsabilità in questo stato di cose. Le criticità attuali non possono essere liquidate come semplici guasti improvvisi nella rete idrica; si tratta invece di problemi profondamente radicati che richiedono un impegno serio e continuo. Il coordinamento ha gettato luce sulla questione degli investimenti necessari per risolvere definitivamente questa crisi, citando la cifra di 21 milioni di euro, provenienti dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Inoltre, viene messo in discussione il discorso di “risanamento finanziario e gestionale” dell’AMAM (Azienda Municipale Ambiente Messina), sottolineando che queste dichiarazioni sembrano vuote di contenuto nel contesto attuale. È giunto il momento che le amministrazioni di De Luca e Basile affrontino la realtà senza retorica e riconoscano che la soluzione di questo problema complesso richiede sforzi concreti e finanziamenti adeguati.

In conclusione, la mancanza d’acqua che affligge alcune parti di Messina è un problema che va oltre l’inconveniente occasionale. È un segno di una gestione politica che non ha risposto adeguatamente alle sfide fondamentali che la città affronta. Sono necessari investimenti, pianificazione strategica e trasparenza per superare questa emergenza e garantire ai cittadini la dignità di un servizio idrico affidabile e costante. De Luca, Basile e le amministrazioni future devono dimostrare il coraggio di affrontare questa situazione di petto e lavorare per risolvere definitivamente questa crisi che ha pesanti ripercussioni sulla vita quotidiana dei residenti di Messina.