Interruzione idrica a Messina: In corso i lavori alla condotta del Fiumefreddo, il ripristino atteso tra sabato pomeriggio e domenica

I lavori alla condotta del Fiumefreddo sono stati avviati stamattina e si prevede che si concluderanno all’alba di domani, con il ripristino dell’erogazione idrica programmato tra sabato pomeriggio e domenica. L’intervento in atto ha comportato l’interruzione del flusso idrico alle 4.00 di oggi, colpendo l’80% dell’approvvigionamento idrico della città proveniente dalle fonti di Fiumefreddo.

La distribuzione dell’acqua in città come previsto è continuata fino alle 9.00, successivamente, gli abitanti situati tra Contesse e Mortelle sono stati invitati a attingere alle loro riserve d’acqua. Di conseguenza, circa tre quarti della città in queste ore si affidano alle riserve contenute nei serbatoi o nelle autoclavi di appartamenti e condomini, situazione destinata a perdurare fino alla conclusione prevista dei lavori domani mattina.

La zona coinvolta è estesa e densamente popolata, comprendendo Contesse, Santa Lucia, Bordonaro, la zona sud, Camaro, Catarratti, il centro città, viale Giostra fino a San Michele, Castanea, i villaggi collinari, Mortelle, Annunziata e la litoranea. In questa fase, Pistunina e Tremestieri rimangono esclusi rispetto al precedente distacco avvenuto a novembre.

L’azienda incaricata dei lavori si è impegnata a completarli entro 24 ore, consentendo il ritorno graduale dell’acqua. Si prevede che il cantiere sarà concluso sabato mattina, con la successiva fase di pressurizzazione della condotta. Dopo le necessarie verifiche sul suo perfetto funzionamento, l’acqua tornerà a Messina presso i grandi serbatoi di Amam.

La riattivazione della distribuzione dell’acqua avverrà in modo differenziato a seconda delle zone. La zona sud, più vicina ai serbatoi, dovrebbe beneficiare della fornitura nel primo pomeriggio di sabato, mentre la zona centrale della città potrebbe vedere ripristinata l’erogazione dalle 18.00 in poi. La zona nord dovrà invece attendere fino a domenica, a causa delle maggiori distanze tra i serbatoi e i vari quartieri e villaggi.