L’ex ministro Elsa Fornero ospite dell’Ateneo Messinese fra le proteste [VIDEOSTORIA – FOTOGALLERY – INTERVISTE]

Nell’ambito delle lezioni di “Macroeconomia e Politica Economica” del corso di laurea in Management d’impresa, tenute dal prof. Ferdinando Ofria, si è svolta stamane, all’interno di una gremita Aula Magna del Rettorato, una lectio della prof.ssa Elsa Fornero sul tema “Chi ha paura delle riforme. Illusioni, luoghi comuni e verità sulle pensioni”, titolo del suo ultimo libro. Assieme all’ex Ministro del lavoro e delle politiche sociali del governo Monti, hanno preso parte all’iniziativa il Rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea, il Direttore del Dipartimento di Economia, prof. Michele Limosani, ed il prof. Ferdinando Ofria che ha illustrato la carriera della docente.

“La riforma Fornero non è stata superata, ma è stata solo sospesa temporaneamente. La legge è per tre anni e chi matura quota 100 può andare in pensione, un buon numero di lavoratori sta cercando di avvalersene anche perché è una misura non definitiva. Dopo potrebbe essere anche peggiorata la riforma, quindi queste misure temporanee su programmi di lungo termine rischiano di avere degli effetti perversi”. A dirlo la professoressa Elsa Fornero stamani all’Università di Messina dove ha tenuto una lezione/seminario sul tema “Chi ha paura delle riforme. Illusioni, luoghi comuni e verità sulle pensioni”. “La riforma – prosegue Fornero – quindi non è superata e, soprattutto, non è cancellata come era stato promesso in campagna elettorale. Torna questa idea di eliminarla, penso però, e lo dico con il massimo rispetto per i lavoratori compresi quelli che oggi stanno protestando, che l’Italia abbia bisogno di altre priorità. Dobbiamo combattere anche l’idea che il lavoro si possa creare per i giovani mandando prima in pensione le persone meno giovani. Questa è stata una politica che non ha dato i suoi frutti, una logica del razionamento del lavoro che non va bene. Dobbiamo capovolgerla e puntare a creare lavoro con politiche lungimiranti e non spicciole che guardano alle prossime elezioni”.  “Il reddito di cittadinanza in sè è una buona cosa, – conclude Fornero – ma non nel modo in cui è stato molto realizzato perchè credo comporti molti rischi. Anche gli economisti sostengono il reddito di cittadinanza come misura che aiuta le persone che non hanno adeguati mezzi per vivere. Qui si è fatta una confusione tra strumenti per l’occupazione e strumenti per la povertà, questo può essere rischioso”.

“I motivi della protesta sono le politiche che da decenni continuano ad attuarsi, a discapito dei lavoratori. In particolare la riforma della Fornero che ha fatto il lavoro sporco ed è stata indecente sul tema delle pensioni e degli ammortizzatori sociali, ha continuato con i tagli e con la duistruzione del tessuto sociale”. A dirlo Vincenzo Capomolla segretario sindacato Sgb, Sindacato Generale di Base che insieme alla Cub – Confederazione Unitaria di Base hanno organizzato stamani un sit in di alcuni lavoratori e sindacalisti contro la Fornero oggi ospite all’Università di Messina. “La politica della Fornero – prosegue Capomolla – è stata effettivamente fallimentare, i lavoratori lo hanno imparato sulla propria pelle. Non penso sia questo un esempio da proporre agli studenti dell’Università e contestiamo il metodo di non confronto con i lavoratori. Con il cambiamento d’altronde la Fornero non c’entra nulla, ha solo continuato politiche deleterie per i lavoratori e i pensionati, sono proprio i tagli di questi decenni, anche della Fornero e dei suoi interventi su pensioni e sulle indennità per chi perde il lavoro, che bisogna cambiare. L’appello che facciano noi ai lavoratori e di ricostruire un nuovo fronte compatto per combattere queste politiche”.