Messina, convinta di avere contratto il Coronavirus tenta il suicidio, 40enne salvata dai Carabinieri [DETTAGLI]

Lo scorso sabato 18 aprile da un’abitazione sita in salita Rando nei pressi del Viale Principe Umberto i Carabinieri hanno richiesto l’intervento dei sanitari del 118 poiché una donna 40enne di nazionalità srilankese aveva tentato il suicidio cercando di lanciarsi nel vuoto da un’altezza di oltre 30 metri. Dalle prime informazioni sembrerebbe che la stessa donna abbia richiesto inizialmente, tramite il 112, l’intervento delle forze dell’ordine perché, a suo dire, la cognata con la quale vive la avrebbe minacciata di buttarla fuori di casa e ucciderla. Dalla disamina dei fatti gli investigatori hanno invece rilevato che la donna, soggetto psichiatrico, quel giorno non avendo preso le medicine prescritte aveva deliberatamente preparato le valigie con l’intento di raggiungere la sorella a Brescia in quanto impaurita dalla situazione generata dal Coronavirus. I familiari non riuscendo a farla desistere dai suoi propositi avevano pertanto deciso di chiedere aiuto ai Carabinieri, che giunti sul posto e dopo avere tentato inutilmente di convincerla a disfare le valigie e poi di affidarsi alle cure del 118, hanno visto la stessa con repentina manovra e usando una delle valigie come trampolino tentare il salto nel vuoto nel delirio di avere già contratto la malattia. Solo la prontezza di riflessi dimostrata dai Carabinieri, che riuscendo ad afferrarla in tempo e ad evitare la caduta hanno permesso di evitare alla donna il peggio. Successivamente la stessa è stata affidata ai sanitari del 118 e trasportata al Papardo, dal quale nella stessa serata è stata trasferita all’Ospedale Sirina di Taormina e sottoposta a Tso.