Messina, dal 7 Ottobre Ritorna l’Isola Pedonale 7 Giorni su 7 sul Viale San Martino

Il Viale San Martino di Messina sta per subire un nuovo cambiamento, ma questa volta sembra essere definitivo, nonostante alcune speranze diverse. Domani scade infatti l’ordinanza introdotta a luglio, che limitava la pedonalizzazione del Viale San Martino solo ai fine settimana. Tuttavia, oggi verrà emessa una nuova ordinanza che con decorrenza dalle ore 21:00 di venerdì 06/10/2023 ripristinerà la versione originale dell’isola pedonale, rendendola attiva sette giorni su sette.

Fino ad oggi, il tratto del Viale San Martino compreso tra le vie Ettore Lombardo Pellegrino e Santa Cecilia era chiuso al traffico solo nei fine settimana, dalle 20.30 di venerdì alle 4.00 del lunedì successivo. Nei giorni feriali, invece, il traffico veicolare era consentito regolarmente. Questo scenario sta per cambiare con il ripristino della pedonalizzazione permanente.

Il vice sindaco Salvatore Mondello commenta: “Si ritorna all’antico con il ripristino della pedonalizzazione permanente. Vogliamo dare spazio a chi si muove a piedi, anche sulla strada, tutti i giorni e per tutto il giorno.” Quindi, sembra che l’approccio dei fine settimana sia stato solo una sperimentazione, come annunciato dal sindaco quando l’ha introdotta in primavera, affermando: “Non voglio alibi, facciamo questa prova, ma il futuro è pedonale 24 ore su 24.”

Questo ritorno all’origine sembra essere in linea con il piano generale del traffico urbano, che prevede la pedonalizzazione permanente per questo tratto del Viale San Martino e oltre, verso villa Dante. Tuttavia, ci sono state resistenze, soprattutto da parte dei commercianti della zona, che temono la desertificazione dell’area. Molti hanno lamentato un calo delle vendite, mentre altri stanno cercando modi per adattare il loro business al nuovo tipo di clientela che passerà davanti alle loro vetrine. È importante notare che la sosta è vietata sul Viale San Martino da parecchio tempo, quindi puntare su una clientela che preferisce la sosta rapida e illegale non sembra una soluzione sostenibile né per i venditori né per gli acquirenti.