Messina, “Notte funesta”: commemorazione del 114° Anniversario del Terremoto del 28 dicembre 1908

Una serata all’insegna del ricordo e del recupero di inediti racconti ed episodi riferiti alla tragica alba del 28 dicembre 1908, organizzata per il Comune di Messina dall’Assessore alla Cultura Enzo Caruso, in collaborazione con l’Assessorato alla Protezione Civile e coordinata da Nico Pandolfino con l’ausilio di Andrea Parisi e Antonio Grasso e condotta con classe e professionalità dalla brava giornalista Simona Arena.
Una serata intensa e ricca di emozioni, iniziata con le ultime note dell’Aida appena conclusasi al teatro Vittorio Emanuele la sera del 27 dicembre 1908 e, a seguire, la simulazione acustica in platea dei 31 secondi della scossa che, a partire dalle 5:21, seppellì sotto le macerie vite umane e la storia millenaria di Messina.
Poi la narrazione di Daniele Gonciaruk, interpretata con voce profonda e trepidante, con i racconti della tragedia e il tardivo intervento del Governo Giolitti che aveva superficialmente sottovalutato l’immane catastrofe.
Quindi, le letture dei dodici giornalisti, volti noti della Stampa Locale (Nuccio Anselmo, Saro Pasciuto, Alessio Caspanello, Simona Arena, Paola Floriana Riso, Edoardo Abramo, Nazario Nulli, Rachele Gerace, Patrizia Vita, Marco Olivieri, Rosaria Brancato, Graziella Lombardo), che hanno dato voce a quanto scrissero i cronisti che giunsero a Messina nel gennaio del 1909 (Luigi Barzini Domenico Oliva Guido Mazzoni Guelfo Civinini Jean Carrére e Ada Negri) descrivendo, in modo oggettivo, senza condizionamento alcuno, ciò che videro e che comunicarono al mondo:
la tragedia degli orfani, l’immensità delle macerie, l’impossibilità ad avvicinarsi alle case cadute pena la fucilazione, l’incendio del Municipio che mandò in fumo le anagrafe e i certificati catastali e di proprietà cancellando così, in modo definitivo, l’identità e l’esistenza dei sopravvissuti.
E infine, il saluto del Sindaco Federico Basile, sulle immagini di una Messina a colori, che rinasce e vuole rifarsi bella, attraente e protagonista del proprio futuro e l’intervento del Vescovo Ausiliario Cesare Di Pietro con i ricordi dei racconti di famiglia legati al Terremoto.
Grazie, ai 12 giornalisti che hanno giocato uno splendido gioco di squadra, uniti sul palcoscenico non nella veste di cronisti contemporanei, ma cronisti del passato, capaci di interpretare magistralmente emozioni, sentimenti, passionalità.
Grazie a Daniele Gociaruk che ha prestato la sua Arte ad una Commemorazione particolare e originale, che ha preso spunto da un precedente lavoro realizzato in video nel 2020 per la Commorazione del 112° Anniversario del terremoto, in piena pandemia, dall’Assessorato Cultura, con il coordinamento di Nico Pandolfino, le riprese e il montaggio di Antonio Grasso coadiuvato da Andrea Parisi e l’intervento dell’allora Sindaco Cateno De Luca.