Operazione “Estate in Regola”: Successo di GDF Messina e INPS nel Contrastare il Lavoro Irregolare

Anche quest’anno, le Fiamme Gialle di Peloritane e la Direzione Provinciale INPS locale, in aderenza al protocollo regionale del 2021 e alle direttive specifiche del Comando Regionale Sicilia della Guardia di Finanza e della Direzione Regionale dell’INPS, hanno intensificato gli sforzi per contrastare il lavoro sommerso.

Il centro di controllo provinciale, composto da ufficiali della Guardia di Finanza e funzionari dell’INPS, sotto il coordinamento dei rispettivi capi locali, ha indirizzato le azioni verso settori economici in cui si è riscontrata una significativa evasione fiscale: dai ristoranti che offrono servizi sia in loco che da asporto ai lidi balneari e ad altre attività commerciali tipiche dell’economia turistica locale.

Durante i mesi più caldi, da maggio alla prima metà di ottobre, i Finanziari e gli ispettori dell’INPS hanno condotto 154 operazioni, scoprendo oltre 1.000 casi di lavoro irregolare, di cui 209 lavoratori completamente in nero. Inoltre, sono state comminate sanzioni amministrative a 88 datori di lavoro.

Su richiesta delle unità territoriali della Guardia di Finanza e dell’ufficio locale dell’INPS, l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Messina ha emesso 39 provvedimenti di sospensione delle attività imprenditoriali a causa dell’uso di manodopera non registrata rispetto al personale presente sul luogo di lavoro al momento dell’ispezione.

Le principali violazioni riguardavano la mancata comunicazione preventiva dei rapporti di lavoro e la registrazione fraudolenta del libro unico del lavoro. In particolare, un’operazione condotta in un lido sulla costa settentrionale di Messina ha rivelato 15 lavoratori completamente in nero, di cui uno riceveva anche un reddito di cittadinanza.

Uno degli obiettivi di queste operazioni era mantenere una posizione efficace contro l’abuso del reddito di cittadinanza. Durante le ispezioni sono stati individuati 21 lavoratori che, oltre a non avere contratti di lavoro regolari, facevano parte di famiglie beneficiarie di questo sostegno.

Il lavoro non dichiarato o irregolare, oltre a danneggiare le casse dello Stato e dell’INPS, arreca danno alle numerose imprese rispettose delle leggi, sottoponendole a una concorrenza sleale da parte di chi non rispetta le normative.

I significativi risultati ottenuti testimoniano il successo degli sforzi collaborativi delle Fiamme Gialle e dell’Ufficio Provinciale dell’INPS di Messina. Sottolineano anche la saggezza della decisione regionale di istituire un centro di controllo volto a promuovere e sviluppare la lotta contro le attività illecite come il lavoro non dichiarato e l’evasione fiscale. Questa cooperazione, facilitata dal costante scambio di informazioni, serve anche a recuperare risorse finanziarie a vantaggio della comunità.