Progetto Interpares: Comune di Messina e Fipe Confcommercio si impegnano nell’integrazione lavorativa di giovani autistici

Protocollo sperimentale Irib Cnr e Fipe Confcommercio Messina per inserire diversi ragazzi autistici nel mondo del lavoro, grazie anche al progetto Interpares del Comune che pagherà alcune borse di studio. Il lavoro dei ragazzi sarà più agevole grazie anche a dispositivi di teleassistenza e a corsi di formazione adeguati. Impegno anche per creare ambienti ‘autism friendly’ nei locali cittadini e commercializzare i prodotti realizzati da ragazzi. “L’impegno per l’autismo da parte del Comune di Messina prosegue ogni giorno e si fa sempre più concreto, grazie a delle borse di studio, pagate dall’amministrazione e previste nel progetto Interpares, per permettere l’inclusione nel mondo del lavoro dei ragazzi autistici”. A dirlo il sindaco di Messina Federico Basile durante una conferenza stampa nel Salone della Bandiere del Comune, in seguito alla firma della convenzione tra il presidente provinciale di Fipe Confcommercio Messina Carmelo Picciotto e Giovanni Pioggia responsabile Irib Cnr Messina, che porta avanti da anni il progetto Interpares. Questo protocollo, unico in Italia, impegna i due enti a sviluppare delle attività per l’inserimento nel mondo del lavoro dei ragazzi autistici, in particolare nei locali pubblici, dalla ristorazione, ai bar, ai supermercati e ai negozi vari. Alla conferenza erano presenti anche l’assessore alle politiche sociali Alessandra Calafiore, il direttore nazionale Fipe (federazione italiana pubblici esercizi) Roberto Calugi, Flavia Marino ricercatrice e psicologa dell’Irib Cnr di Messina e Carmelo Caporlingua responsabile cooperativa sociale ‘Audacia’ e del laboratorio creativo ‘Sogni in Blu’. “Questa è l’ultima fase del progetto Interpares – afferma Calafiore – un progetto di eccellenza per i ragazzi speciali che ha contribuito a diffondere sul territorio la cultura dell’inclusione sociale e a far progressivamente maturare una spinta verso una comunità più rispettosa e attenta alle diversità”. “Si tratta di un grande esempio di inclusione – sottolinea Calugi – reso possibile grazie agli studi e alle ricerche dell’Irib Cnr e allo spirito di accoglienza dei locali aderenti alla Fipe, che con abnegazione, innovazione e una visione libera da preconcetti, sono pronti ora ad inserire decine di questi ragazzi autistici come lavoratori. Se questo protocollo sperimentale dovesse risultare efficace a Messina pensiamo di provare a ripeterlo anche nel resto d’Italia”. “La nostra attenzione – spiega anche Picciotto – non sarà solo per i giovani lavoratori, ma ci sarà un impegno per fornire un servizio costante e rendere i nostri locali o negozi ‘autism friendly’, in modo da accogliere i ragazzi autistici e le loro famiglie e fare in modo che possano sentirsi a loro agio anche fuori casa. E’ una questione di sensibilità particolare nei loro confronti, e siamo felici che già molti locali a Messina si siano detti disponibili ad aderire a questa fase sperimentale, auspichiamo presto difatti di poterla riprodurre con le stesse modalità in tutta Italia”. “Si tratta della prima volta – dice Pioggia – che grazie ad un accordo tra Irib Cnr Messina e Fipe Confcommercio Messina si riuscirà ad istituzionalizzare un percorso di inclusione per questi giovani. Lo stiamo portando avanti nell’ambito del progetto Interpares, realtà ormai conosciuta in tutta Italia, che aveva come obiettivo finale, dopo un periodo di ricerca e studio sui ragazzi autistici sin da piccoli, di renderli autonomi grazie all’ inserimento lavorativo. Oggi con questo accordo con Fipe Confcommercio siamo riusciti a rendere più agevole e concreta questa ultima fase”. “Faremo – evidenzia anche la psicologa Flavia Marino – adeguati corsi di formazione ai ragazzi autistici e agli esercenti che li accoglieranno, così sarà possibile per questi giovani iniziare dei lavori retribuiti nei locali ed essere protagonisti del proprio futuro. Per aiutarli nell’inserimento e per accompagnarli durante il periodo di lavoro abbiamo realizzato un’ applicazione con tecnologie Internet of Things. In pratica i gestori dei locali posizioneranno dei QR Code che potranno essere letti su alcuni dispositivi smart di tele-assistenza che utilizzeranno i ragazzi con condizione autistica. I giovani grazie a questo tipo di tecnologia con realtà aumentata e virtuale, ideata e programmata dall’Irib Cnr di Messina, riusciranno a riconoscere oggetti e situazioni e ad interagire di conseguenza”. “Inoltre, da molto tempo – conclude Caporlingua – lavoriamo con i ragazzi autistici realizzando splendidi oggetti in ceramica – ma avevamo difficoltà a commercializzarli. Ora con questo protocollo avremo a disposizione una rete molto più vasta dove venderli e creeremo una piattaforma e un marchio dedicati per inserire questi prodotti”.