Ritardi nei Pagamenti a Messina Social City, Gioveni: “Chi è Responsabile e Quali Implicazioni per i Servizi Sociali?”

Nel tentativo di comprendere la causa dei ritardi nei pagamenti dei lavoratori di Messina Social City, nonostante le disposizioni contrattuali stabilite nell’art. 8, comma 2 del contratto di servizio dell’azienda speciale approvato dal Consiglio Comunale, il Consigliere Comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, è intervenuto con preoccupazione. Attualmente, i lavoratori hanno subito un ritardo di una settimana nell’accredito dei loro stipendi, e questo ha sollevato interrogativi sul perché ciò stia accadendo e chi sia responsabile di tali ritardi.

Il contratto di servizio tra il Comune e Messina Social City è stato approvato il 9 agosto 2022 e prevedeva il comma 2, inserito appositamente per garantire la liquidità all’azienda negli ultimi mesi dell’anno. Questa disposizione avrebbe dovuto consentire al Comune di erogare anticipazioni di tesoreria per evitare i disagi attuali. Pertanto, Gioveni si domanda chi debba essere ritenuto responsabile di questi nuovi ritardi nei pagamenti dei lavoratori, considerando che la data di pagamento degli stipendi è fissata al 10 di ogni mese, e siamo già al 17 ottobre con i lavoratori che non hanno ancora ricevuto i loro salari.

Oltre ai legittimi diritti dei lavoratori, Gioveni esprime una preoccupazione ancora più profonda. Temendo che il protrarsi di questa situazione possa avere ripercussioni sui servizi forniti, in particolare quelli destinati ai membri più vulnerabili della comunità, l’esponente di Fratelli d’Italia sottolinea l’importanza di garantire un pagamento puntuale del personale mensilmente. Inoltre, Gioveni fa notare che, non più di tre giorni fa, è stato affrontato il tema contrattuale relativo al personale legato alle cooperative. Tuttavia, è evidente che prima di concludere questa importante fase amministrativa e portare i lavoratori a sottoscrivere il contratto degli enti locali, è necessario assicurare un pagamento regolare dei salari al personale, al fine di evitare qualsiasi forma di interruzione o disservizio nei settori delicati e complessi dei servizi sociali.