Vinitaly: Tenute Orestiadi tra progetti d’autore e novità

Quello tra arte e vino è ormai un connubio indissolubile, lo stesso che Tenute Orestiadi intende raccontare quest’anno al Vinitaly di Verona. Da domenica 14 a mercoledì 17 aprile esperti e winelover potranno toccare con mano l’essenza non solo della cantina siciliana, ma anche la marcata contemporaneità della cittadina di Gibellina, rappresentata dall’originalità di cinque nuove etichette realizzate nell’ambito del progetto Opificio Gibellina, con la direzione di Stefano Pizzi.

Presentata in anteprima lo scorso novembre presso Identità Golose di Milano, l’hub internazionale della gastronomia e delle arti culinarie, l’iniziativa è un incontro simbiotico tra l’azienda e l’Accademia di Belle Arti di Brera, l’inizio di un percorso che rinnova il legame con la cultura mediterranea e con l’entroterra trapanese. Esito di questo incontro sono cinque bottiglie d’autore, una per ogni artista coinvolto: Gaetano Grillo, Nicola Salvatore, Pietro Coletta, Enzo Esposito e lo stesso Stefano Pizzi.

Cinque espressioni creative che celebrano memoria e futuro in un territorio dalla forte vocazione viticola, che al contempo è il più grande museo a cielo aperto di Italia, e forte di due grandi istituzioni locali: la Fondazione Orestiadi e il MAC, Museo d’Arte Contemporanea. Vino e arte fanno dunque squadra nell’edizione limitata di un Sicilia DOC rosso Riserva le cui uve sono coltivate nella Valle del Belìce, selezionate con cura e raccolte a mano. Diciotto mesi in tonneaux e un ultimo affinamento in bottiglia di almeno sette mesi sono alla base di un prodotto fresco, ben equilibrato e dai sentori fruttati.

La 56esima edizione dell’evento veronese sarà inoltre la giusta occasione per degustare una novità che si appresta a diventare nuovo fiore all’occhiello in casa Orestiadi: PaxMentis bianco 2023, blend di Chardonnay e Viognier. Un vino dai riflessi dorati, piacevole al palato, con sentori di agrumi, note di pesca e albicocca.

Nel Pad. 2 Stand 55 la giovane cantina promette un’esperienza di sensi e gusto con vini di qualità, identitari, esito di pratiche colturali sostenibili e continui monitoraggi, valorizzando l’intero patrimonio ampelografico della Sicilia: un mosaico composto dai vitigni autoctoni della tradizione e da quelli internazionali.

Siamo felici di partecipare ancora una volta alla Fiera di Verona, uno sguardo inedito sul futuro.  – spiega l’Amministratore di Tenute Orestiadi Rosario Di Maria – Raccontiamo un territorio unico. Gibellina è l’emblema della Sicilia resiliente, un’opera visionaria sognata da Ludovico Corrao all’indomani del terremoto del Belìce del ‘68. I segni dell’arte si fondono ai nostri vigneti, nel linguaggio universale della vita che rinasce e che cerchiamo di trasmettere di calice in calice”.

Il Salone Internazionale dei Vini e Distillati è ormai alle porte, e anche Tenute Orestiadi è pronto per condividere le ultime tendenze e sfiorare il futuro, aprendosi a nuovi sbocchi commerciali in uno degli appuntamenti più attesi dell’anno; il Made in Italy al centro di un ricco programma di conferenze, workshop, degustazioni, sostenibilità, focus sulle innovazioni tecnologiche e mercati.