XXIV Edizione delle Giornate Nazionali dei Castelli: A Messina si inugura un Esposizione delle Tesi di Laurea sulle Architetture Fortificate

Il ricco patrimonio dei castelli della Sicilia rappresenta un tesoro inestimabile per la regione, con la sua bellezza e la sua storia uniche. Questo patrimonio è cruciale da rivalutare e preservare, non solo come testimonianza fondamentale dell’identità siciliana, ma anche come elemento distintivo di diverse aree del territorio.

In linea con questi principi, sabato 23 settembre alle ore 10, presso la sala dell’Accademia dei Pericolanti dell’Università di Messina, verrà inaugurata una mostra itinerante delle tesi di laurea sulle architetture fortificate, vincitrici del prestigioso Premio Nazionale ‘Salvatore Boscarino’ negli ultimi venti anni. Questo evento è stato organizzato dall’Istituto Italiano dei Castelli Onlus, Sezione Sicilia e Delegazione di Messina, all’interno del weekend conclusivo della XXIV edizione delle ‘Giornate Nazionali dei Castelli’. Tale manifestazione coinvolge l’intero paese ed è inclusa nel ricco calendario delle ‘Giornate Europee del Patrimonio’, con il patrocinio del Consiglio d’Europa e del Ministero della Cultura, che ha sostenuto le Giornate dell’Istituto per diversi anni.

La giornata sarà aperta dai saluti istituzionali del Rettore dell’Università di Messina, Salvatore Cuzzocrea, e continuerà con gli interventi della Presidente Nazionale dell’Istituto Italiano dei Castelli, Michaela Stagno Marullo di Condojanni, e della Presidente della Sezione Sicilia dell’Istituto, Maria Vittoria D’Amico Santagati. A seguire, interverranno l’Ammiraglio Santo Giacomo Legrottaglie, delegato per la provincia di Messina dell’IIC; Mariella Vinci, Soprintendente per i Beni Culturali e Ambientali di Messina; il Presidente dell’Ordine degli Architetti, Giuseppe Falzea, e dell’Ordine degli Ingegneri, Santi Trovato; il Vicepresidente dell’Accademia Peloritana dei Pericolanti, Giovanni Cupaiolo.

Gli aspetti tecnici saranno approfonditi dall’Architetto Fabio Todesco, docente ordinario di Restauro presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Messina, il quale presenterà una relazione sull’Architettura Castrale dell’Alto Medioevo nel Valdemone. A guidare il percorso espositivo dal titolo “Un viaggio attraverso le tesi sulle fortificazioni siciliane” sarà l’Architetto Fulvia Caffo, membro del Consiglio Scientifico Nazionale dell’Istituto Italiano dei Castelli. I lavori saranno moderati da Marcello Mento, giornalista collaboratore della ‘Gazzetta del Sud’. La partecipazione all’evento darà diritto al riconoscimento di Crediti ECM.

Nel pomeriggio, si prevede una visita al Museo Regionale di Messina per esplorare la mostra ‘Seguendo il Caravaggio’, aperta fino al 14 ottobre, che presenta numerose opere del movimento Caravaggesco e post-Caravaggesco. All’interno del MuMe sono custodite le celebri opere del Caravaggio ‘Resurrezione di Lazzaro’ e ‘Adorazione dei pastori’.

Domenica 24, nell’ambito delle manifestazioni in tutta Italia previste per la XXIV edizione delle Giornate Nazionali dei Castelli, il Castello Branciforti di Raccuja (XI secolo) sarà aperto e visitabile dalle 10 in avanti. Ad accogliere i visitatori sarà il Sindaco di Raccuja, Ivan Martella. Alla visita parteciperanno la Presidente Nazionale dell’Istituto, Michaela Stagno Marullo di Condojanni; la Presidente della Sezione Sicilia dell’Istituto Italiano dei Castelli, Maria Vittoria D’Amico Santagati; e il Delegato Provinciale Santo Giacomo Legrottaglie. Alle 11, l’Architetto Tania Culotta Cenni illustrerà il restauro e la rifunzionalizzazione del Castello. Il Professore Biagio Ricciardi, dell’Istituto Italiano dei Castelli, si soffermerà su un breve excursus sulla Tholos.

La mostra ‘Salvatore Boscarino’ raccoglie le tesi vincitrici dal 1998 al 2018 di studenti che hanno dedicato i loro percorsi accademici al restauro, alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio castellano e difensivo in Sicilia. Questo prestigioso premio è stato intitolato nel 2001 all’illustre studioso Salvatore Boscarino, ingegnere e professore ordinario di restauro in diverse università. L’esposizione delle tesi offre anche un’analisi dell’evoluzione nel tempo dell’approccio alla conservazione, sempre più orientato verso la valorizzazione, la sostenibilità e le relazioni tra il manufatto e il contesto paesaggistico, ambientale e socioeconomico del territorio in cui si trovano.