9 Ottobre 2024 - 06:53

Tensione e lite al Papardo di Messina: Accesa discussione tra medici per il ricovero di una 91enne

Una vivace disputa è scoppiata di recente tra due medici dell’ospedale Papardo di Messina, generando tensioni e richiamando l’attenzione delle autorità competenti. La contesa ha avuto luogo all’esterno del reparto di medicina lo scorso 11 novembre e ha coinvolto un caso critico: una novantunenne giunta al pronto soccorso in condizioni gravi.

Secondo quanto riportato da una denuncia presentata all’Ordine dei medici e presso la Questura da un membro del personale del pronto soccorso del Papardo, il ricovero della paziente sarebbe stato negato nel reparto di medicina, scatenando una discussione accesa e costellata da pesanti insulti. Il racconto del medico del pronto soccorso è corroborato da una testimonianza di una guardia giurata presente durante l’incidente.

La vicenda ha attirato l’attenzione dell’Ordine dei medici, che ha avviato un procedimento disciplinare interno per indagare sulla questione. Il commissario dell’azienda Papardo, Alberto Firenze, ha confermato l’esistenza della denuncia e ha annunciato l’attivazione di una commissione d’indagine per fare chiarezza sulla situazione. Al momento, sembra che non ci siano stati contatti fisici durante la disputa, ma solo un acceso scambio di parole.

L’episodio richiama alla memoria un altro incidente simile all’interno dell’ospedale Papardo, ma con contorni diversi. In questo caso, due medici, un cardiochirurgo e un cardiologo interventista appartenenti a differenti “divisioni” dell’ospedale, sono stati coinvolti in una situazione che ha portato a lesioni fisiche. Uno dei medici ha dovuto ricorrere alle cure mediche, generando un’indagine interna e l’attivazione di una commissione di disciplina da parte del commissario dell’Azienda ospedaliera Alberto Firenze.

Entrambi gli episodi evidenziano la necessità di approfondire la gestione dei conflitti interni e rafforzare le misure per garantire un ambiente ospedaliero sicuro e professionale. La commissione d’indagine sarà incaricata di valutare i fatti e stabilire eventuali provvedimenti disciplinari in entrambi i casi.